Roma, venerdì 11 settembre 2020 (MTI). "È stato consegnato all’istituto di ricerca dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) un nuovo satellite ungherese SMOG-1, sviluppato dall’Università di Tecnologia e di Economia di Budapest, parzialmente finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e del Commercio d’Ungheria" - ha dichiarato questo venerdì, 11 settembre, l’Ambasciatore di Ungheria in Italia, S.E. Ádám Kovács, all’agenzia di stampa ungherese MTI. 

Il nuovo satellite ungherese SMOG-1 verrà caricato in uno dei sistemi di lancio del satellite Unisat-7 di massa pari a 32 chili, sviluppato in Italia.  Il satellite dovrebbe essere lanciato a novembre insieme al satellite sudcoreano CAS500-1 ad un'altezza di cinquecento chilometri dal suolo con un veicolo di lancio russo Soyuz-2 dal cosmodromo di Baikonur, e così inizierà la sua missione intorno alla Terra. 

Il satellite è stato consegnato presso la sede romana dell'istituto di ricerca G.A.U.S.S., un’istituzione congiunta dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e della Facoltà di Ingegneria e di Ricerca Spaziale dell'Università La Sapienza di Roma. 

Diversi satelliti simili sono già stati realizzati presso l'Università di Tecnologia e di Economia di Budapest. Se, grazie alla collaborazione italiana, SMOG-1 verrà lanciato con successo, tre satelliti ungheresi opereranno nello spazio contemporaneamente.

Il nuovo satellite ungherese SMOG-1 è stato interamente realizzato presso l'Università di Tecnologia e di Economia di Budapest, sotto la guida di docenti, con la partecipazione attiva di studenti universitari, integrato nel quadro educativo, e con il supporto di sponsor.

La missione principale del satellite è quello di esaminare l'inquinamento elettromagnetico causato dall'uomo, misurabile nell'area intorno alla Terra, che viene chiamato elettrosmog, così come lo suggerisce anche il nome del satellite. In quanto missione secondaria dello SMOG-1, è stato posizionato a bordo un dosimetro ionizzante totale per esaminare l'effetto delle particelle provenienti dal Sole sull’elettronica. Le spese del lancio del satellite sono state fornite dalla Facoltà di Ingegneria Elettrica e di Informatica, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio d’Ungheria.