La bandiera ungherese sventola in cima al Monte Grappa per i nostri eroici antenati

Il giorno 7 settembre si è svolta sul Monte Grappa la cerimonia di commemorazione dei caduti della Prima Guerra Mondiale. A fare gli onori di casa è stato il ministro della difesa Guido Crosetto, che ha ricevuto il suo omologo ungherese, Kristóf Szalay-Bobrovniczky, accompagnato dal presidente dell’Assemblea nazionale ungherese, l’On. László Kövér.

 

 

Furono presenti l’Ambasciatore d’Ungheria a Roma, S.E. Adam Kovacs e il Console Generale Onorario d’Ungheria di Verona, Prof. Lajos Pinter che in questi anni si sono impegnati per la salvaguardia dei luoghi della memoria e della storia dei caduti.  Tra gli ospiti alla cerimonia sul Monte Grappa presenziavano numerosi esponenti delle associazioni combattentistiche ungheresi e italiane, nonchè autorità civili e militari.

 

Una nutrita platea di partecipanti ha reso omaggio alle spoglie dei ventitremila soldati caduti nella Grande Guerra – 12.615 da parte italiana e 10.300 da parte austroungarica, prevalentemente ungheresi –, che riposano nel Sacrario. Un incontro solenne, che vede per la prima volta la bandiera ungherese sventolare sul Sacrario, dove i ministri hanno deposto una corona di alloro ai militi quasi tutti senza nome. Sui ventitremila caduti, solo 2.600 sono infatti stati identificati.

 

I soldati – italiani, ungheresi e austriaci – che hanno combattuto la Grande Guerra hanno unito l’Europa. Giovani vite che hanno contribuito con il loro sacrificio a gettare le basi di un’Europa che oggi parla il linguaggio dell’unione.