Festa di Gemellaggio - Concerto in occasione del 160° Anniversario di Mattia Battistini

Lo scorso 30 aprile si è tenuto un concerto presso il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Sul palco hanno suonato assieme ai giovani musicisti del conservatorio di Rieti anche gli alunni della Scuola di Musica Czövek Erna della città ungherese di Budakeszi.


Lo scorso 30 Aprile il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti ha ospitato un concerto in occasione della festa del gemellaggio e del 160° anniverario della nascita del baritono Mattia Battistini. Sul palco hanno suonato assieme a giovani musicisti del conservatorio di Rieti “Parco della Musica – Mattia Battistini”, anche artisti provenienti dalle città gemellate di Nordhorn e S.Pierre Les Elbeuf ai quali si sono aggiunti i giovani artisti Szita Júlia (violino), Szita Borbála (clarinetto), László Botond (corno), Rétháti Júlia (violino) e maestri  Fledrich Zsanett (violino ), Velenczei Anna (corno ) e Barcsik Hédi (pianoforte) della Scuola di Musica Czövek Erna della città ungherese di Budakeszi.

Durante la serata i partecipanti ungheresi hanno suonato i brani di Kodály e Bartók. E' stato un momento particolarmente emozionante quando Andrea Kurucz (pianoforte) e Rétháti Júlia (violino) hanno suonato il brano di Bartók „ La serata in Transilvania” ricordando le vittime del terremoto dello scorso autunno.  

Il sindaco Simone Petrangeli nel suo discorso ha sottolineato che "il gemellaggio è uno strumento in grado di avvicinare i Popoli, di creare alleanze e proficue collaborazioni. E' uno straordinario strumento di azione interculturale tra le regioni d’Europa e del mondo intero, capace di unire i cittadini e i loro rappresentanti intorno ai valori della libertà e della democrazia. Rieti ha la necessità di uscire dai propri confini e aprirsi all'Europa, al mondo. Lo stiamo facendo, investendo risorse e professionalità; agendo su settori strategici, non ultimo in quelli dello sport, della cultura e del turismo. Continueremo a farlo, anche con iniziative volte a favorire e sviluppare scambi culturali, proprio come avviene già da tempo tra Rieti, Ito, Nordhorn e San Pierre Les Elbeuf”.




Foto: Francesco Aniballi, Pier Luca Aguzzi